Belgrado, la nuova metropoli nel cuore dei balcani

Ormai è settembre inoltrato e siamo tutti (o quasi, beati voi!) tornati alle nostre postazioni di lavoro con l’unica cosa che ci rimane delle vacanze estive: i ricordi e una sbiadita tintarella.
L’unico rimedio per riprendere senza troppi traumi sapete qual è?
Organizzare il prossimo viaggio, ça va sans dire…

I week end lunghi e i ponti sono perfetti per le capitali europee ed io ve ne propongo una a cui magari non avevate ancora pensato: Belgrado.

Detta anche la Città Bianca (questo è il significato del suo nome originale, Beli Grad), Belgrado viene da molti definita “la nuova Berlino” ed è una città che vuole rinascere dalle ceneri della guerra, di cui porta tuttora i segni. Infatti, nelle vie della città si trovano ancora edifici sventrati dalle bombe Nato del 1999, lasciati così, forse per non dimenticare il dolore di quei momenti.

Gli edifici colpiti dalle bombe

La capitale serba però ora è forte, contemporanea, internazionale e molto accogliente… come l’abbraccio dei suoi fiumi, il Danubio e la Sava.
Io ci sono stata nel 2016, in occasione del ponte dell’8 dicembre. Se state pensando che faccia molto freddo in quel periodo, beh avete ragione, però è sopportabile e, se ve lo dice un’inguaribile freddolosa come me, potete fidarvi (non dimenticate comunque di infilare un bel pile nel trolley!).

Mi raccontava un ragazzo serbo, che il clima a Belgrado varia molto, ossia può andare sotto lo zero in inverno e superare i 40° d’estate, quindi sta a voi la scelta.

Ed ora, a voi i miei top picks di questa affiorante capitale:

Nel cuore di Belgrado

Tempio di San Sava: la più grande chiesa ortodossa al mondo, è visibile da molte parti della città grazie alla sua mole ed è dedicato a San Sava, il più importante santo della Serbia, che morì bruciato dai turchi.
La sua costruzione è iniziata nel 1895 ed è stato completato esternamente nel 2002, poiché danneggiato in seguito alle numerose guerre che colpirono la città.
il Tempio di San Sava ha un fascino candido ed imponente, con mura bianche e cupole azzurre sulle quali svettano croci dorate.
E’ situato all’interno di un parco, dove si trovano anche la chiesa di San Sava, la casa parrocchiale, la biblioteca nazionale ed il monumento a San Sava.

Il tempio di San Sava

Kalemegdan: il più grande parco pubblico ed è situato sulla cima di una collina.
Il parco circonda un’antica fortezza che fu teatro di numerosi assedi alla città di Belgrado ed altrettante battaglie. Questa fortezza è uno degli edifici storici più importanti di Belgrado, poiché tra le sue rovine vi sono lasciti di epoca romana, bizantina, ottomana ed austriaca. Sulla collina della fortezza si innalza la Statua del Vincitore, un affascinante monumento (costruito per commemorare la vittoria della 1° guerra mondiale sull’impero austro-ungarico) formato da una altissima colonna scanalata su cui poggia un uomo nudo.
Passeggiare tra i sentieri che si snodano all’interno del Kalemegdan è molto piacevole: si possono incontrare fontane, installazioni belliche e panchine su cui fermarsi a fare una sosta ed ammirare il panorama della Sava che confluisce nel Danubio.

Il parco Kalemegdan con la sua fortezza

Ulica Knez Mihajlova: la strada più importante di Belgrado con edifici e palazzi antichi e la bella fontana Delijska Cesma. E’ una via pedonale dove si possono trovare banche, negozi, bancarelle, ristoranti e caffè. Questa zona della città è perfetta per fare shopping, ma fate attenzione, perché i prezzi delle marche internazionali non sono ahimè più bassi rispetto a quelli italiani (tutto il resto vi assicuro è molto conveniente). Quindi, se volete risparmiare, limitatevi ad acquistare qualche souvenir.

La via pedonale Ulica Knez Mihajlova

Hotel Moskva questo lussuoso hotel è un altro edificio storico della città, costruito in stile secessione russa e nella cui camera presidenziale hanno alloggiato importanti statisti.
Vi consiglio di fermarvi nella sua sala da the ed ordinare una fetta di Moskva šnit, la deliziosa torta tipica di Belgrado, come quella che a Vienna è la torta Sacher, per intenderci.
Inoltre, l’hotel è ospitato nella particolare Piazza Terazije, creata nel XIX secolo al posto di una torre dell’acqua turca.

L’elegante Hotel Moskva

Piazza della Repubblica: è la piazza centrale di Belgrado e comprende alcuni dei monumenti più importanti come il Museo Nazionale, il Teatro Nazionale e la statua del Principe Mihailo III a cavallo, fatta erigere nel 1882 per celebrare la liberazione delle ultime città serbe dal dominio ottomano.
La piazza è stata costruita sullo spazio adiacente alla Porta di Istanbul ed è un luogo di ritrovo molto usuale per gli abitanti di Belgrado, qui infatti c’è sempre tanto movimento.

La statua del Principe Mihailo III

Skadarlija: una zona del centro storico di Belgrado considerata il quartiere bohémien della capitale. Nel primo ‘900 la sua lunga strada fatta di ciottoli era il punto di ritrovo di artisti provenienti da tutta la Serbia. Oggi è un quartiere molto suggestivo, caratterizzato da graziosi lampioni, piccole gallerie d’arte e ristorantini stile brasserie francese.
Qui si si trova inoltre la casa museo di uno dei più importanti rappresentanti del romanticismo serbo, il letterato e pittore Đura Jakšić.

Skadarlija si sveglia
La statua del poeta pittore Đura Jakšić

 

Un giro fuori città

Zemun: situato sulla sponda destra del Danubio è uno dei comuni più grandi di Belgrado, raggiungibile con poche fermate di autobus dal centro.
Zemun si può considerare un affascinante quartiere dall’aria rurale, in cui fare una passeggiata tra i campanili di epoca barocca fino alle chiatte ormeggiate sul fiume. D’inverno il paesaggio è suggestivo, ma quasi deserto, d’estate invece si riempie di localini e di giovani che sorseggiano birra sul lungofiume.

Zemun, un caratteristico comune di Belgrado
Romantica vista di Zemun

Novi Sad: si raggiunge spostandosi di una cinquantina di chilometri a nord di Belgrado. Qui si trova una torre con un orologio le cui lancette sono invertite, ossia la più grande segna le ore e la più piccola i minuti, così bizzarro da essere soprannominato “l’orologio ubriaco”.
Il cuore di Novi Sad è composto da Piazza della Libertà, sulla quale si affaccia una maestosa Cattedrale Cattolica e da cui parte una via pedonale molto popolata che si chiama Zmaj Jovina.
Ho avuto il piacere di visitarla in una limpida giornata di sole, con una luce che ne ha messo in risalto l’atmosfera fiabesca e festosa.

La torre dell'orologio ubriaco di Novi Sad
La torre dell’orologio ubriaco

 

Living la Vida Loca

La notte della capitale serba è lunga e sfrenata: live music, discoteche, splavovi (locali diurni e notturni galleggianti), night club, pub… insomma, Belgrado può tranquillamente essere considerata l’Ibiza dei Balcani.
Il divertimento va dal centro della città alle rive dei fiumi, spaziando dai generi più tradizionali ai locali underground. Gli elementi costanti sono il prezzo dei drink sempre abbordabile e la frequentazione socievole e garbata.
Per scegliere quale dimensione notturna si adatta di più ai vostri gusti, potete visitare la bibbia della movida di Belgrado: il sito Belgrade at night.
L’unica nota dolente è che nei locali serbi non c’è ancora il divieto di fumare e questo fatto, oltre che macchiare un po’ la modernità della capitale, farà puzzare molto i vostri vestiti.

 

Tavola e Tradizione

Non potete lasciare Belgrado senza aver cenato in una kafana, ovvero in una delle numerose tipiche taverne serbe.
Questo locale raccoglie e conserva intatta la tradizione, è un luogo senza tempo, in cui l’antico ed il moderno si danno la mano.
Nelle kafane non manca mai una piccola orchestra che intrattiene i commensali con chiassosa musica serba, interpretando ogni canzone con trasporto e grandi sorrisi.

La musica delle Kafane di Belgrado
I simpatici musicisti delle Kafane

Per quanto riguarda il menù, la cucina serba è molto saporita, ricca di spezie e gusti decisi e risente degli influssi greci e turchi.
I piatti da provare sono sicuramente i cevapcici (polpettine con manzo ed agnello), i sarma (involtini farciti con riso, spezie e carne), il pljeskavica (una specie di hamburger con tante spezie), le čorbe (minestre preparate a seconda dell’ingrediente del giorno) e vari tipi di verdure ripiene.

Un piatto tipico molto abbondante

E poi non dimenticate l’alcol! In Serbia ad esempio si beve un’ottima birra, o meglio pivo, come la chiamano lì.
La bevanda tipica però è la rakija, un distillato o acquavite, che può essere di prugne, di albicocche o al miele.
La rakija scalda dal freddo, fa digerire e pare anche che faccia passare la febbre. Provare per credere!

Una bottiglia di  rakija come ricordo ♥

 

Questa città,  in cui tradizione e modernità convivono in armonia, merita di essere messa nella vostra lista dei “mi piacerebbe andare”.
Potreste visitarla con un bel gruppo di amici o magari da soli, per farvene di nuovi.

A me non resta che dire… bye bye Belgrado! 

 

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