Sri Lanka, l’isola a forma di goccia ed al profumo di spezie

Finalmente ce l’ho fatta, ho realizzato un altro dei miei “mi piacerebbe andare”… in Sri Lanka!
Questo paese meraviglioso è chiamato anche “la lacrima dell’India”, ma è il luogo più sorridente che abbia mai visto.
Madre Natura lo ha benedetto con bellezze mozzafiato e l’uomo lo ha decorato con città e templi ricchi di misticismo.
Dopo un viaggio zaino in spalla di due settimane, vi racconto cosa, secondo me, non deve assolutamente mancare nel vostro itinerario in Sri Lanka.

Le città

Ella: saltando volutamente la capitale Colombo, voglio farvi iniziare questo viaggio portandovi ad Ella, una piccola città con una atmosfera da villaggio, immersa nel verde delle montagne. Qui si respira calma e tranquillità, il clima è meno afoso rispetto alle altre zone del paese ed è un ottimo punto di partenza per molte escursioni.
Di sera la città offre anche una discreta varietà di bar e ristorantini, io vi propongo di fermarvi all’Ellement Hiking Bar  a sorseggiare un Arrack (bevanda alcolica simile all’acquavite) intorno al fuoco o seduti su comodi divanetti.

Ella
Buongiorno Ella

Tutti in carrozza! Dopo che vi siete rilassati, posso dirvi ora che la ragione principale per passare da Ella è prendere il famoso treno fino a Nuwara Eliya. Il viaggio è suggestivo già dalla partenza in stazione (mi raccomando prendete la 3° classe per mescolarvi con la popolazione locale) e durante il tragitto si possono ammirare superbi paesaggi: montagne, foreste e le piantagioni di tè dello Sri Lanka centrale.

Aspettando il treno
Viaggiando con i locali
Il panorama dal finestrino

Nuwara Elya: nota come “Piccola Inghilterra” per le sue ville in stile coloniale ed il cielo color grigio fumo di Londra. E’ decisamente unica nel suo genere, ma merita una visita veloce. Giusto il tempo di spedire una cartolina dal suo ufficio postale in mattoni rosa di epoca vittoriana o degustare una tazza di tè fumante.

L’ufficio postale

Kandy: una frizzante città situata nel centro del paese, molto carina da scoprire attraverso i miei must to do:
Passeggiare sulle rive del Kandy Lake, che è il lago artificiale, centro della città.
Fare acquisti nel folkoristico mercato centrale.
Esplorare i Giardini Botanici di Parandenya, che sono il paradiso per i fan delle orchidee come me, ma anche per chi ama gli animali. Infatti preparatevi a fare incontri ravvicinati con vivaci scimmiette e ad ammirare decine di alberi popolati dai pipistrelli più grandi che abbia mai visto.
Ed alle luci del tramonto, visitare il Tempio della Reliquia sacra del Dente del Buddha, uno dei maggiori centri di pellegrinaggio Buddista.
Dove alloggiare? Potete vivere l’esperienza di essere ospiti di una accogliente famiglia singalese presso il Regent Lodge Hotel & Villa.

Il Kandy Lake
Le ordinate bancarelle del mercato

 

Le orchidee di Parandenya
Il Tempio alle luci del tramonto

 

Le piantagioni di tè

Si trovano principalmente nella regione collinare, in particolare tra la città di Nuwara Eliya e la città di Ella, dove vi è un clima ideale per la coltivazione.
Tappa obbligatoria è il Lipton’s Seat da dove si può ammirare un meraviglioso panorama, anche se spesso velato dalla sua caratteristica foschia.
Una volta arrivati alla statua del Signor Lipton, il visionario imprenditore con cui farsi il selfie del giorno, vale la pena passeggiare un po’ tra le fitte piantagioni di un intenso verde brillante.
Questo punto panoramico si può raggiungere prendendo il tipico veicolo a tre ruote chiamato tuk tuk dalla località di Haputale, poco distante anche alla Dambatenne Tea Factory (la fabbrica più grande dello Sri Lanka) presso cui fare una visita guidata, durante la quale spiegano il processo di produzione del tè e mostrano i macchinari usati per ogni passaggio.

Le piantagioni di tè
Il visionario Mister Lipton

 

I siti archeologici e i templi

Matara: in questa località si trova il tempio di Weherahena, famoso per la sua colossale statua di Buddha (alta 39 metri) e la stanza sacra sotterranea con i dipinti che rappresentano la storia della sua vita. Facendo una piccola donazione, potrete ricevere la benedizione di un monaco buddista, che a me ha portato fortuna per tutto il viaggio.

Il grande Buddha di Weherahena

Dambulla: i templi rupestri di Dambulla sono patrimonio UNESCO  e comprendono cinque differenti grotte, all’interno delle quali sono esposte più di 150 immagini del Buddha. Questo sito archeologico merita la scalinata per raggiungerlo, vi assicuro che la vista ne viene premiata. La prima grotta è quella più impressionante, poiché vi compare una statua del Buddha sdraiato lunga ben quindici metri. Ancora più bello è osservare i monaci ed i pellegrini che porgono fiori e doni al templi.

I templi rupestri di Dambulla
Una delle statue presenti nelle grotte

Sigiriya: questa tappa è stata davvero entusiasmante! Detta anche Lion Rock, Sigiriya è una spettacolare formazione naturale, dominata da una massiccia colonna rocciosa dell’altezza di quasi 200 metri. Una scalinata di roccia (in totale 1300 gradini, in alcuni punti aerei) conduce fino alla cima della montagna ed a metà del percorso si trovano un paio di enormi zampe di leone. L’emozione di aver “scalato quella vetta” ed il panorama mozzafiato che ne consegue sono impagabili, don’t miss it!

Il sito di Sigiriya
Le zampe del leone

Anuradhapura: una delle antiche capitali dello Sri Lanka, famosa nel mondo per le sue rovine ottimamente conservate. Si estende per una area di 40 km quadrati che raccoglie bellissime torri e dagobe (edifici a forma di campana).  Il cuore del sito è sicuramente lo Sri Maha Bodhy, il più antico albero al mondo, sotto il quale si narra che Buddha abbia trovato  l’illuminazione. Il miglior modo per visitare Anuradhapura è affittando una bicicletta o, per i più pigri, un tuk tuk.

Gli edifici unici di Anuradhapura
Preghiera a Sri Maha

 

Polonnaruwa: è un’altra antica capitale dello Sri Lanka (ha sostituito Anuradhaphura). La sua caratteristica è l’atmosfera di una città perduta, dove templi e statue sono scolpiti nella roccia.  Vi segnalo il grande lago Parakrama Samudra, i tre bellissimi Buddha di Gul Vihara e il famoso Vatadage (camera circolare contente reliquie). Il complesso è abbastanza esteso ed anch’esso si presta bene ad essere visitato in bicicletta.

Le statue scavate nella roccia
Il Vatadage

Mihintale: è uno dei siti che ho apprezzato di più. Il percorso per visitarlo è principalmente costituito da rampe di bassi scalini, che possono essere risaliti fino a raggiungere la meraviglia del candido Mahaseya Dagoba, che risplende tra il verde della fitta vegetazione lussureggiante. Accomodarsi vicino al grande Buddha bianco in posizione seduta regala una sensazione di serenità davvero unica.

La meraviglia di Mihintale con il suo dagoba
Il Buddha bianco

L’Ayurveda

Tra Kandy e Dambulla fermatevi a fare una pausa presso l’Euphoria Spice & Herbal.
Qui vi aspetta un viaggio sensoriale che porta alla scoperta del fantastico mondo della medicina ayurvedica. All’Euphoria è possibile visitare un giardino di piante e spezie, di cui i simpatici membri dello staff spiegano le proprietà curative ed invitano ad annusare e masticare un po’ di tutto. La visita è accompagnata dalla degustazione di una bevanda alle spezie e da una tappa al negozio adiacente, in cui sarà impossibile resistere all’acquisto di creme, oli, tisane, semi e ovviamente spezie. Turistico? Sì! Ne vale la pena? Assolutamente!

Le spiagge

Trincomalee: una placida cittadina di mare, dove la vita scorre tranquilla, come se seguisse il ritmo delle onde dell’Oceano Indiano sul quale si affaccia.
La spiaggia è lunga e sabbiosa e si presta a piacevoli passeggiate, durante le quali c’è l’opportunità di incontrare gruppi di pescatori al lavoro.
Per mangiare un boccone, bere una birretta e ascoltare un po’ di musica potete andare al Fernando’s Beach Bar ed aspettare di essere serviti dai suoi lazy boys, assaporando la vista mare dai divanetti sulle palapa.
Al fine di godere al meglio del relax di Trinco, approfittate delle sua numerose spa e regalatevi un tradizionale massaggio ayurvedico con oli essenziali. Il centro Suvek Herbal Spa, ad esempio, offre trattamenti professionali in una location pulita ed accogliente.

La lunga spiagge di Trinco e le sue onde

Nilaveli: questa animata (ma non affollata) spiaggia si raggiunge comodamente in tuk tuk da Trincomalee ed è veramente molto bella.
Fatevi portare al That’s Why Restaurant and Chill Accomodation, che dispone di sdraio, divani e capanne di legno dove sonnecchiare riparati dal sole. Al That’s Why si respira un’aria quasi jamaicana, lo staff è gentile e simpatico, balla, sorride e prepara ottimi cocktail. Al calare del sole la situazione si anima con un barbecue sulla spiaggia e musica per scatenarsi nelle danze.
Qui hanno davvero capito tutto della vita!

Un raggio di sole prima dell’aperitivo
Il That’s Why di Nilaveli

Il cibo

In Sri Lanka si trova una cucina dai sapori esplosivi, che racchiude il colore e l’intensità di questa isola.
Il piatto più tipico è sicuramente il riso e curry, ma ci sono anche specialità che ho assaggiato qui per la prima volta, come il Roti  (pane non lievitato, simile a una piadina), il Kottu (fatto da pezzi di Roti mescolati con verdure,uova, pollo e spezie) o gli Hopper (crepes sottili e croccanti a forma di scodella).
Nei mercati potete assaggiare la dolce frutta tropicale, mentre lo street food offre grande varietà di involtini e polpette di carne, pesce o verdure, molto fritti e piccanti.
E dulcis in fundo, provate il Curd con melassa, ossia un tradizionale tipo di yogurt a base di latte di bufala.

 

Nel caso ve lo stiate ancora domandando… perchè andare in Sri Lanka?
Per perdersi tra gli inebrianti profumi delle sue spezie, trovare la pace nella magnificenza dei suoi templi e ricambiare i bellissimi sorrisi della sua affabile popolazione.

 

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