C’erano una italiana e una messicana in vacanza ad Atene

“Quando scriverai sul nostro viaggio in Grecia?” Mi chiede da mesi la mia amica Erika.

“Ma parlerai anche di me vero?” Mi consiglia vivamente da mesi la mia amica Erika.

E visto che per me (imprevisti permettendo) una promessa è un impegno, inizierò il racconto presentandovi la persona più solare e positiva che conosca: Erika da Cuernavaca, la città dell’eterna primavera.
Ci siamo conosciute nel 2004 ad Akumal Beach Resort, un hotel della Riviera Maya situato tra Playa del Carmen e Tulum, dove lavoravamo nel team di animazione e con il suo sorriso ha conquistato fin da subito la mia simpatia ed il mio affetto.
Per me l’amicizia è un valore molto importante, perchè colora ed arricchisce l’esistenza ed avere una amica messicana è la cosa più bella che possa capitarvi.
Ora che vive qui in Italia abbiamo l’opportunità di vederci più spesso e così siamo riuscite a realizzare uno dei nostri desideri, ossia un viaggio insieme.

Vi presento Erika!

Quindi con un occhio sulla cartina dell’Europa (poiché a volte l’ubicazione esatta dei paesi del vecchio continente sfugge…) ed il puntatore del mouse su Skyscanner, abbiamo deciso di trascorrere il ponte dell’8 dicembre ad Atene.
Ma ora mettiamo da parte i sentimentalismi (altrimenti Erika si monta la testa) e veniamo al sodo: cosa fanno due chicas come noi ad Atene?

Ecco i nostri ingredienti per trascorrere la giornata perfetta tra amiche nella capitale greca:

1. Storia
Il modo migliore per iniziare la visita di Atene è sicuramente quello di avventurarsi nella mitica Acropoli e, se sarete fortunati come noi, potreste farlo in una splendida giornata di sole, in maniche di camicetta.
Se non avete voglia o tempo di prendere un guida come ci è successo, consiglio comunque di informarsi un po’ prima di partire e di munirsi di una piccola guida cartacea, per non perdere i dettagli salienti di questa meraviglia architettonica e paesaggistica.
Noi abbiamo acquistato prima di partire la guida Dumont, che è provvista anche di una comoda mappa staccabile.
La visita all’Acropoli, oltre ad essere un tuffo nella civiltà classica, è anche una piacevole passeggiata e permette di scattare delle magnifiche foto, sia ai resti che alla città.
Devo confessare che, nonostante la mia riluttanza iniziale, grazie al selfie stick di Erika, ci siamo fatte un servizio fotografico da paura!

cariatidi di atene
Le celeberrime cariatidi dell’Eretteo
Vista panoramica sulla città
Selfie time sull’Acropoli

2. Cibo
Era da diversi anni che non andavo in Grecia ed il suo cibo mi mancava molto.
Per risparmiare tempo e denaro abbiamo cercato qualcosa di tipico e modesto e siamo state fortunate al primo colpo, poiché abbiamo incontrato la Taverna Bairaktaris nel cuore della piazza di Monastiraki.
Ci ha attirate con i deliziosi tavolini all’aperto, una chiassosa sala interna frequentata da famiglie greche e con il profumo di uno dei pita gyros più buoni che abbia mai mangiato.
Ho anche fatto assaggiare ad Erika un’altra delle miei pietanze greche preferite ossia la salsa tzatziki (a base di yogurt, cetriolo ed aglio) e siamo rimaste soprese non solo dalla bontà del cibo ma anche da quella del prezzo!

La Taverna Bairakatis
Aspettando che preparino il nostro gyros

3. Alcool
E dopo tutti quei sapori non potevamo che cercare il luogo adatto per dissetarci in stile ateniese.
Siamo così andate alla scoperta di un locale di cui avevamo letto essere la più antica distilleria d’Atene, presente dal 1909 con la sua produzione di ouzo ed abbiamo trovato il leggendario Brettos.
Brettos colpisce l’attenzione grazie alla decorazione a parete piena di bottiglie colorate e, pur essendo diventato molto turistico, sembra conservare la sua autenticità.
Noi non amiamo molto l’ouzo, a causa del suo forte sapore d’anice ed abbiamo quindi brindato con una ottima birra artigianale.

Le bottiglie colorate di Brettos

Visto che in questa occasione ci sono stati molti pretesti per brindare, andava menzionato anche un altro famoso bar di Atene,perfetto per un sofisticato dopo cena: il Baba Au Rum.
Questo locale dal nome simpatico è stato il primo bar greco ad essere inserito nella lista dei 50 migliori al mondo e potete ben capire che non c’era da farselo scappare.
Da segnalare che i cocktails non solo la sola del locale per cui vale la pena tornare, soprattutto se subite il fascino ellenico (e non parliamo di statue!)

Un brindisi da Baba Au Rum

4. Shopping
Il vecchio quartiere di La Plaka, proprio sotto l’Acropoli, oltre che essere uno dei più affascinanti di Atene e molto visitato dai turisti, è anche il luogo che abbiamo proclamato come nostro tempio dello shopping.
Qui si trovano tanti negozi di vario genere tra i più caratteristici della città, dove ci si può perdere ore ad annusare saponette e lozioni a base di olio di oliva o latte d’asina.
È il luogo perfetto per acquistare dalla comune calamita da regalare ai parenti alla bellissima ed originale bigiotteria Made in Greece.

Shopping sfrenato a La Plaka

Ma quindi cosa ci fanno una italiana e una messicana ad Atene?
Si divertono tanto, accolte e coccolate da una delle città più belle del mondo.

Ah, dimenticavo…. W México cabrones!!!

Ciao Atene da Erika e Valentina

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